in mostra dal 14-01-1993 al 27-02-1993
Helmut Newton nasce a Berlino nel 1920. All'età di 16 anni diventa apprendista della famosa fotografa berlinese Yva, celebre per le sue foto di moda, ritratti e nudi.Lascia la Germania nel 1938 per andare a vivere a Singapore, dove lavora per il Singapore Straits Times. Si trasferisce poi in Australia e incontra June Brown: moglie, amica, amante, consigliera inseparabile. Si stabiliscono insieme a Parigi nel 1957. Durante gli anni sessanta e settanta Newton si afferma e lavora per Nova, Queen e Stern oltre che per l'edizione francese, americana, italiana ed inglese della rivista Vogue.Nel 1975 tiene la sua prima personale a Parigi. Numerosi i riconoscimenti a lui attribuiti: nel 1976 riceve il premio dell'Art Directors Club di Tokio per la miglior fotografia dell'anno e nel 1977 - 1978 il premio dell'American Institute of Graphic Arts per il suo primo libro White Women. Gli viene poi conferita nel 1978 - 1979 la medaglia d'oro dall'Art Directors Club tedesco per la miglior fotografia giornalistica. Nel 1981 si trasferisce a Monte Carlo. Risale al 1989 la sua nomina di "Cavaliere delle arti e delle lettere" da parte del ministero della Cultura Francese, Jack Lang. Nello stesso anno riceve anche il "Photographers Award for Outstanding Achievements and contributions to Photography during the sixties and seventies" dalla Photogrphic Society of Japan.Il primo ministro francese lo presenta con il "Gran Prix National de la Ville de Paris"..E così via dicendo…fino ad oggi che continua a ricevere premi di importanza internazionale. Ha tenuto mostre in tutto il mondo. Attualmente vive e lavora tra Monte Carlo e Los Angeles.Pochi sono i personaggi famosi di oggi non immortalati dal suo obiettivo ironico e sapiente: da Catherine Deneuve a Elisabeth Taylor, da Mick Jagger a Jack Nicholson, da Paloma Picasso a Charlotte Rampling. Ma soprattutto i suoi nudi monumentali in bianco e nero che colpiscono l'immaginario collettivo e che presentano una nuova immagine di donna emersa all'inizio degli anni ottanta: fredda e sicura, dedita al culto del proprio corpo e consapevole del suo impatto erotico. Nelle sue immagini si intrecciano una potenza espressiva di stampo cinematografico, un'opulenza decadente che rasenta il feticismo, una fantasia aggressiva e trasgressiva, una sorprendente ed innegabile eleganza.La sessualità più esplicita e più ambigua da vita alle sue foto più celebri.
in mostra dal 29-10-1999 al 07-11-1999
Us an Them fotografie di Helmut Newton e Alice Springs
"Alice Springs fotografa se stessa": stessa fermezza, stesso abbandono, anche Alice si specchia, si scruta. Terzo capitolo, "Alice Springs vista da Helmut Newton": sembra di sfogliare un album di famiglia, Alice "diva", fatale o sfuggente, mentre fa sport o dorme, truccata o in intimità. Tocca a lui: " Helmut Newton visto da Helmut Newton", autoscatti allo specchio, la paura della morte e della malattia come un'ossessione, sui set fotografici o durante le visite mediche. Infine Loro, gli altri. Due Gianni Versace, due Catherine Denevue, due Dennis Hopper,..due di due. E' facilissimo intuirne la firma: mentre Helmut raramente abbandona l'opportunità di manipolare e di rappresentare il soggetto durante le sessioni fotografiche, Alice, invece, crea un'atmosfera rilassata, che aggiunge una certa autenticità persuasiva al soggetto. Mentre lui esplora la superficie per creare uno spettacolo affascinante che cattura l'occhio, lei va dietro la scena e descrive la profondità della persona..I due metodi producono risultati completamente diversi, e questa diversità è più che evidente nei ritratti dei personaggi famosi. US AND THEM mostra questi due aspetti fianco a fianco: la rappresentazione di drammi personali attraverso l'interpretazione di un ruolo e l'identificazione.Noi e Loro presenta il lavoro di due fotografi, raccontandoci i temperamenti di due artisti e dimostrando l'abilità unica del medium fotografico nel funzionare da finestra sul mondo esterno e come specchio che riflette l'universo interiore: un mondo di fantasia personale.
in mostra dal 26-06-2003 al 03-08-2003
Helmut Newton, negli ultimi quarant’anni, ha rivoluzionato la fotografia di moda con approcci che da sempre influenzano l’immaginario cinematografico, e non solo. Il suo stile, e scelte rappresentative, è un’esplosiva formula di sesso e drammaticità teatrale che, con ambiguità, sfiora il paradosso e l’ironia. Singole immagini come mini-storie, sintetiche e perfettamente concluse, sono la caratteristica peculiare di questo maestro dell’invenzione libera e sfrenata. Helmut Newton, ad oltre ottant’anni, non finisce di stupire e con la serie Yellow Press rivela il suo segreto d’abile narratore per immagini. Per anni ha ritagliato dai quotidiani e dalle riviste specializzate, come True Crimes e True Detective, le fotografie d’eventi violenti, che spesso lo hanno ispirato per la messa in scena dei suoi servizi di moda. Inoltre, nel novembre del 2002, Paris Match lo incaricò di seguire il processo che si stava svolgendo a Monaco contro Ted Maher, accusato di aver assassinato il banchiere Edmond Safra e la sua infermiera. Quei ritagli, conservati in un cassetto e interpretati, la cronaca dei personaggi del processo hanno dato vita ad un lavoro inquietante, confessione sull’interesse di Newton per i lati oscuri della personalità.